VOTANDO NICCO E PERRIN SI SOSTIENE VELTRONI

(ANSA) – AOSTA, 18 MAR –

“Votando Roberto Nicco e Carlo Perrin sappiamo di dare un contributo certo al progetto di Walter Veltroni, votandoli sosterremo il nostro candidato premier”. Così Raimondo Donzel, segretario del Pd della Valle d’Aosta, ha introdotto oggi al Teatro Giacosa di Aosta, il comizio di Walter Veltroni.

Raimondo Donzel ha sottolineato l’impegno del Pd “a difesa dell’autonomia della Valle d’Aosta” ed ha ricordato che lo stesso Pd è “l’unico tra i partiti nazionali a riconoscere nel proprio statuto le autonomie speciali”.

(ANSA).

Incontro con i Candidati

4 thoughts on “VOTANDO NICCO E PERRIN SI SOSTIENE VELTRONI

  1. Mi dispiace di fare un commento che con l’articolo non c’entra. Mi spiace anche di non essere esattamente d’accordo che con Veltroni SI POSSA FARE. Ma ieri la Giunta regionale ha approvato la costruzione dell’inceneritore di Brissogne e penso che si debba fare qualcosa per impedire la sua realizzazione. Ne va della salute (e della libertà di decidere della propria vita) di tanti cittadini!

    http://mariobadino.noblogs.org/post/2008/03/22/approvato-nuovo-inceneritore-pensa-al-tuo-futuro-studia-oncologia

    Colalizziamoci tutt*!

  2. Caro Mario,
    intanto il blog è sempre aperto a tutte le riflessioni politiche serie.
    Il problema dell’inceneritore che tu denunci è una questione importante e al tempo stesso grave.
    Grave soprattutto per quanto attiene ai processi di decsione democratica che nella nostra regione si stanno atrofizzando.
    La propaganda e il clima di conflitto ideologico fomentato dalla stessa maggioranza, purtroppo impedisce il confronto e la dialettica che sono necessarie per addivenire a decisioni che vedano protagonisti i cittadini e non sudditi obbedienti.

    Ma proprio per questo la proposta di Veltroni è l’unica vera via di uscita.

    Si puo’ fare solo a condizione – come proponi tu stesso inconsapevolmente Veltroniano per l’occasione – se ci “coalizziamo tutti”.

    Si può fare se si superano le barricate ideologiche che ci separano, senza rinunciare ai valori, democrazia, solidarietà, equità, giustizia…

    Si può fare solo se da minoranza, anche colta, istruita, preparata, abbiamo l’umiltà di coinvolgere tante persone ed essere finalmente maggioranza: perché questa è la democrazia! non la vittoria di una minoranza che crede di avere la verità in tasca; ma la capacità di coinvolgere intorno alle idee migliori una larga parte della nostra comunità… Non contro un partito o un gruppo di potere; ma nell’interesse dei valdostani e della Valle d’AOsta.

    E ti assicuro: SI PUO’ FARE!

    Buon lavoro

    Raimondo Donzel

  3. Caro Raimondo,
    ci sono ambiti diversi, nazionale, regionale, ecc… Ho sempre detto che percepisco Veltroni come una sciagura, ma nessuno è obbligato a pensarla come me. Non mi spingo ad accusare chi crede in Walter di VOLERE la sciagura: penso che tante e tanti, nel PD, siano in buona fede e abbiano intenzione di far bene. Per questo l’invito a coalizzarsi, nelle cose concrete, vale per tutti: se un unionista non crede nell’inceneritore ha il dovere di battersi per evitare la sua realizzazione insieme a tutti gli altri, anche se è il suo partito ad aver imposto il progetto. E’ questo il sale dei movimenti, dei cittadini che s’impegnano in politica in Val di Susa, in Campania o a Vicenza, anche a prescindere dagli schieramenti tradizionali… Ma dirò di più: anche nella politica istituzionale l’accordo è possibile. Non sul programma, però, se i programmi sono così diversi, non sulle alleanze elettorali, ma sulle singole cose. Il modo per farlo è ridare spazio alla discussione e al confronto istituzionale negli ambiti preposti: in Parlamento a livello nazionale, e nel Consiglio regionale in Valle d’Aosta. E’ lì che la politica diventa compromesso (nel senso migliore del termine) tra idee diverse che si confrontano fra loro, perché nessuno possiede “la verità in tasca” e qui hai ragione, ma guai se non esistessero le minoranze: il dibattito politico si ridurrebbe al pensiero unico, con grandi vantaggi per la stabilità degli esecutivi, ma in cambio della morte sostanziale della democrazia… Nel caso specifico, la lotta contro l’inceneritore (e contro un certo modo di fare politica) può diventare davvero lotta di tutti: nei partiti, ma non solo nei partiti. Non parlo di essere maggioranza (politica), insomma, bensì di essere maggioranza (e basta), ovvero persone che si uniscono per esprimere il proprio pensiero, la propria volontà.
    In questo senso – a livello locale – le mie posizioni possono non essere incompatibili con quelle del PD. In questo senso, contro l’inceneritore, è giusto coalizzarsi tutti. In altri casi no: le “barricate ideologiche” talvolta altro non sono che idee diverse, che è bello possano essere tali.
    Buon lavoro anche a te

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